Sono quattro giorni che dedico completamente la miaattenzione al lavoro; anche - purtroppo - in questidue giorni di fine settimana. Importanti, certo.Ma solo perchè altri - Loro - hanno attribuito alsabato ed alla domenica una assiomatica rilevanza.La solita ed usuale convenzione di linguaggio ed usi,inseriti nella così detta tradizione.Mentre mi aggiravo pensieroso per casa, con Pepetitosempre appresso e miagolante (cosa avrai da miagolare,micetto mio ...) sono anche transitato per la cucina dovetre bottiglie di vino continuavano ad osservarmi.Ma questa è una pura figura retorica; mi spiego.Per qualche anno ho avuto l'onore di dialogare, senza alcuna personale e fisica conoscenza, con una donna assai distante nello spazio; una persona che continuo e continuerò a serbare nella mia anima e memoria. Una donna intelligente, generosa ed abbastanzariflessiva; ho un paio di riserve su di lei quali una certissima aggressività verbale ed una elastica propensione ad equivocare anche i richiami ai luoghi comuni, personalizzandoseli.Ma era un processo in divenire; lo avevo compreso da qualche tempo ed aspettavo solo di vedere quando la rottura sarebbe giunta.Forse un naturale epilogo, visti i due attori in scena.Ebbene, oggi mi sono deciso; ho stappata una delle tre bottiglieda lei inviatemi per il mio recente compleanno. E non ne avevaalcun dovere od obbligo. Puro atto di sua dispendiosa generosità.Mentre sono qui a lavorare (ed ho strappati al lavoro alcuniminuti per scrivere queste righe), ho dedicato un brindisi giulivo e gentile a questa donna. E senza alcun mio acefalo retropensiero.Tutto chiuso; tutto archiviato. Alf